VIII legislatura – Tornata del 26 giugno 1863
Noi abbiamo lungamente esposto i principii coi quali volevamo che fosse proceduto avanti ancora che fosse cominciata la discussione su questo
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Ma d'onde si prendono tutti questi denari che sotto forme così varie noi diamo agl'impiegati? A me pare che non si possano prendere d'altronde che
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personas sed generaliter constituuntur. Dobbiamo noi porre gravi pesi sul pubblico erario, perchè fra i professori, fra gl'impiegati possono essere uomini
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Ministero delle finanze portandolo a 535, così un altro ministro può diminuirlo. Noi abbiamo già veduto soppressi dal Ministero degli uffizi primari. E
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Ma, signori, qui si tratta di cosa assai importante, dell'indipendenza del potere giudiziario. Epperciò, non solo noi dobbiamo considerare quali
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noi siamo in questa miserabile condizione, non sentirà rimorsi nella sua coscienza? Io non avrei più pace nell'animo mio, avrei per sempre lacerato il
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Quanto poi alla magistratura, si dice: essa è intangibile. Rispondo primieramente che non è così; noi abbiamo stabilito, a cagion d'esempio, dei
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Inoltre evvi da osservare che col sistema della legge in discussione noi mettiamo gl'impiegati che oggidì sono in disponibilità, in una condizione di
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, e noi avremo una nuova categoria di disponibilità.
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dichiarare che esso non combina punto col pensiero che ci ha animati nel proporvi questa legge. Noi abbiamo creduto di doverci preoccupare non delle sole
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Quindi, se noi nel nostro progetto riproduciamo tali disposizioni, siamo certi almeno che nè il Piemonte, nè la Toscana vorrà chiamarci ingiusti e
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De Blasiis, relatore. Se l'onorevole Minervini intende che noi non dobbiamo arrecar mutamento nelle leggi che vi sono per la magistratura e pel
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egli non vuol questo, allora io non saprei che cosa voglia. Quello che io posso assicurargli a nome della Commissione è che a noi non passa punto pel
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Oggi noi siamo in un momento transitorio; molti impiegati, come bene avvertiva l'onorevole Sella, di quelli in aspettativa non si conoscono neppure
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Primieramente io gli farò riflettere che noi qui dobbiamo pensare a frenare gli arbitrii ordinari, non quelli che straordinariamente potranno
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ministri per sistema vogliano abusare del potere. Noi dobbiamo confidare che quando si verifichi il caso di qualche abolizione di offici i ministri
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vorrebbe che ora o in appresso facessimo noi quel che si fece al 1821 in Piemonte?
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Sventuratamente abbiamo ricevute noi meridionali tutte le leggi del Piemonte quantunque ci riescissero dannose; ma ora poi dobbiamo ancora accettare
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Egli diceva che non c'è bisogno di far le leggi nell'ordine logico, purchè nel concetto di ognuno di noi ce ne sia sistema ben ordinato ed
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Con questa legge, per esempio, non veniamo a stabilire qualche cosa sulla sorte dei magistrati presi per categoria; ma noi abbiamo la benda sugli
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Si aboliscano le Università; signori, i barbari le edificavano, noi chiamati civili le distruggeremo! (Segni di approvazione a sinistra)
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di scienza, di lettere e di sapere che ci furono tramandate dai nostri maggiori, imperocchè io credo che noi potremo per avventura scegliere un altro
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declamazioni, adesso noi leggermente riconoscessimo negli impiegati appartenenti a questi Ministeri un privilegio che impedisse di essere colpiti di
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le contingenze in cui ora versiamo, vale a dire perchè al presente noi abbiamo molti impiegati in disponibilità, mentre il paese non ha ancora quello
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Noi abbiamo, per esempio, votate delle spese di rappresentanza, le quali, creda pure la Commissione, suoneranno molto male agl'impiegati trattati
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realmente un varco onde entrare ancora nella carriera degl'impieghi. Ma se noi diciamo davvero di voler procedere in un sistema amministrativo, che ammiro e
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Noi abbiamo l'audacia del bene; lasciamo che altri abbia l'audacia del male. Quindi tutte le volte che ci sarà il bisogno di sanzionare un atto, che
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Dunque questa legge non è venuta alla Camera quale noi l'avevamo formulata.
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L'onorevole Sella si ingannò a partito allorchè credette che noi, in questo lato della Camera
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siamo meno audaci di lui. Noi abbiamo l'audacia del bene, l'abbiamo avuta e l'avremo sempre!
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Crispi. Quando dico che l'abbiamo noi, non escludo che ci sian di coloro i quali l'abbiano parimente.
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Ebbene, o signori, noi non potremo decretare la miseria di tanti cittadini; dovremo anzi cercar il modo che essi siano rispettati nei loro interessi
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si trova l'Italia. Noi, i rappresentanti della nazione, siamo il risultato di sette Stati distrutti, e però sventuratamente dobbiamo pensare a tutto
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, il cui bene anche a me sta a cuore, tutelino i diritti acquisiti da quelli che, senza propria colpa, ove noi fossimo rigorosi, si vedrebbero tolto il
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questa parte attuale della legge è la parte normale, e che trattandosi di stato normale noi non possiamo supporre che per isbrigarsi di un impiegato
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riflettere 8000 impiegati, ne riguardasse 80,000, ma che fossero tutti egualmente ripartiti nelle varie provincie d'Italia, signori, siatene certi, noi
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disponibili di occupare i posti vacanti, invece di spirare col termine da noi assegnato alla disponibilità, dovesse durare all'infinito, tornerebbe a danno
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Quanto poi al rimanente dell'articolo, siccome in questa legge non c'è niente di contrario alla legge sulle pensioni, così ad essa noi non deroghiamo.
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Noi abbiamo visto nel mutarsi dei ministri in questi ultimi tre anni un continuo cangiamento di prefetti.
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Noi mandiamo in aria i cenci e rispettiamo le ricche suppellettili della burocrazia. Non credo che la Camera, poichè siamo chiamati a votare una
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stipendi senza servire il paese. Se noi dobbiamo essere rigorosi per ottenere dei risparmi, egli è appunto su questi signori, che possiamo farli, e non
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dello Statuto, e dareste ai ministri quella potenza di arbitrio che noi dobbiamo togliere, affinchè non mettano un funzionario pubblico in aspettativa
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Noi abbiamo in materia di aspettativa e disponibilità già votato i primi quattro articoli. Con questi articoli si dispone che si può mettere un
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Lazzaro. A me sembra che noi ci avvolgiamo in un equivoco riguardo a questo 3° alinea, poichè alcuni lo considerano come nocivo alla condizione di
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Peruzzi ministro per l'interno. Sento a dire che è un'ingiustizia. Per parte mia io credo che troppo spesso noi siamo dominati, quando si trattano
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Accademia della crusca
